sabato 14 maggio 2011

Start Cup 2011

Si riparte con la Start Cup! La prima competizione dell’Emilia-Romagna tra idee imprenditoriali innovative ad alto contenuto di conoscenza. L’evento ufficiale di lancio è previsto per Mercoledì 18 Maggio ore 11 presso la Fondazione Carisbo.



Parleremo di giovani e imprenditorialità. Trovate il programma e tutti i dettagli dell'iniziativa a seguire: http://startcup.spinner.it/StartCupinvito2011.pdf

domenica 1 maggio 2011

Gli imprenditori e l’arte del networking

Thomas Edison rappresenta forse nell’immaginario collettivo il modello ideal tipico di imprenditore. In un periodo compreso tra il 1876 e il 1881 dal suo laboratorio-impresa a Menlo Park (New Jersey) Edison sforna una quantità strabiliante di innovazioni: fonografi, telegrafi, telefoni, generatori, nonché  ovviamente le lampadine elettriche.  In soli 6 anni, nel periodo di massima prolificità, il laboratorio di Menlo Park genera oltre 400 brevetti e innumerevoli applicazioni commerciali divenendo noto al mondo come “la fabbrica delle invenzioni”. Ma cosa si cela dietro questa grande storia di imprenditorialità e innovazione? 


Se seguissimo l’aneddotica popolare probabilmente risponderemmo senza indugio che il segreto di Thomas Edison era racchiuso nella sua mente fertile e geniale. Ma sarebbe una risposta insoddisfacente. Il mito che vuole Edison recluso nel suo laboratorio a generare una invenzione dopo l’altra per il mondo non trova riscontro nella realtà dei fatti. Gli storici dell’innovazione e gli studiosi di gestione della tecnologia ci offrono una risposta diversa, che sorprenderà i più, ma probabilmente non gli imprenditori: Edison era una maestro nel networking.  Mentre i 13 ingegneri che lo affiancavano (e a cui si devono gran parte dei brevetti) lavoravano alacremente in laboratorio Edison costruiva relazioni con il mondo esterno a caccia di nuove idee, possibilità applicative e risorse, insomma di opportunità. La fitta rete di legami sociali e commerciali con investitori, fornitori, istituzioni e clienti operanti in settori disparati di cui Edison si era circondato non solo gli consentiva di tenere il polso del mercato e dei bisogni emergenti, ma gli permetteva anche di identificare con facilità opportunità applicative alternative per prodotti originariamente sviluppati per un dato mercato. Come tutti i grandi imprenditori Edison era ben consapevole che nessun prodotto, per quanto rivoluzionario può vendersi da solo.


Oggi più che mai, in un contesto competitivo in cui l’informazione strategica è frammentata, le competenze sono disperse, e i processi di innovazione sono distribuiti tra più attori, gli imprenditori devono padroneggiare l’arte del networking. Negli ultimi anni presso il Dipartimento di Scienze Aziendali abbiamo condotto diversi studi per analizzare i network di imprenditori e la capacità relazionale è un elemento ricorrente nelle storie di maggior successo. Nelle imprese che crescono troviamo invariabilmente grandi costruttori di reti sociali, a caccia di opportunità, ispirazione e sostegno esterno. Siamo così sedotti e affascinati dall’ideale romantico dell’imprenditore eroico, geniale e solitario che tendiamo spesso a trascurare la dimensione relazionale dell’imprenditorialità. Ma la creatività in assenza di una tensione costante all’azione e alla costruzione di reti è il dominio degli  inventori, non degli imprenditori: “1% inspiration, 99% perspiration”. Parola di Thomas Edison.