venerdì 21 giugno 2013

Crowdfunding, uno spazio sempre più crowded

Il crowdfunding, ovvero la raccolta di capitale attraverso piattaforme online accessibili a chiunque voglia scommettere su un dato progetto/prodotto/servizio, è oggi un’opzione sempre più credibile e diffusa per racimolare risorse. Nel 2012 secondo la fondazione Kauffman la raccolta complessiva veicolata da piattaforme di crowdfunding è stata pari a $2.8 bilioni worldwide, quasi il doppio rispetto al 2011. 


Secondo Forbes tali piattaforme sono oggi oltre 700. E' notizia di pochi giorni fa che su Kickstarter (la piattaforma di crowdfunding più nota e popolare al mondo) il progetto Pebble Watch (un orologio in comunicazione con l'iPhone) ha chiuso una raccolta record di oltre 10 milioni di dollari, erogati da circa 69000 sostenitori. E’ indubbio che si tratti di uno strumento rilevante per la finanza imprenditoriale, sempre più legittimato e impattante, come suggerito dall'entità di capitale raccolto su Kickstarter dai progetti di maggior successo.  


Dato l’impatto e l’ascesa del fenomeno ho pensato di  dedicare alcune riflessioni al tema. Ho individuato tre domande a cui cercherò di rispondere in altrettanti post:
1)      Come si si fa ad avere successo nella raccolta attraverso crowfunding?
2)      Cosa sta succedendo in Italia?
3)      Perché il crowfunding funziona? 

Come si si fa ad avere successo nella raccolta attraverso crowfunding?
Un recente studio (scaricabile qui) condotto presso la Wharton School della University of Pennsylvania ha cercato di rispondere a questo interrogativo analizzando circa 47000 progetti postati su Kickstarter  per un ammontare complessivo di capitale raccolto pari a $198.000.000. In sintesi questi sono i principali risultati dell’indagine:
1.      Maggiore è il social network del fondatore più è probabile che il progetto venga finanziato. Un ampia rete di contatti rende il progetto più visibile e dunque è più verosimile che solletichi interesse e curiosità di qualcuno disposto a dare un contributo finanziario. L’estensione del social network è in realtà anche un indicatore del grado di attivismo sociale del proponente, ovvero della sua capacità di mobilitare persone e interesse.
2.      I progetti che vengono presentati con grande ricchezza di dettagli e forte attenzione agli aspetti formali (espositivi e grafici) hanno probabilità molto più alta di essere finanziati. Un fattore decisivo è la disponibilità di un video illustrativo a supporto del progetto
3.      L’effetto cluster conta. Progetti con connotazione territoriale riesco ad aggregare più facilmente risorse nelle are geografiche di riferimento del progetto (si veda il grafico sotto) Inoltre la probabilità di successo è tanto più alta quanto maggiore è la densità di professionisti delle industrie creative operanti nella città sede del progetto.
4.      Progetti con visibilità nella home page di Kickstarter hanno una probabilità di successo altissima (89% contro il 20% di quelli non segnalati).


 Distribuzione dei progetti presentati a Kickstarter per area geografica e successo conseguito




Il grafico qui sopra mostra la distribuzione dei progetti postati su Kickstarter per città. I cerchi sono proporzionali al nr di progetti presentati in quella città e il colore scuro indica la proporzione di progetti finanziati quelli in verde chiaro sono i progetti non finanziati. Maggiore la coerenza tra natura del progetto e specializzazione territoriale della città più alta la probabilità di successo (effetto cluster). 


E l'Italia? Per una volta non segue ma detta la rotta.  E' infatti uno dei primi paesi al mondo (ebbene si, anche prima degli USA!) che sta per rendere esecutiva una legislazione ad hoc per regolamentare il crowdfunding basato su equity. Ne parleremo tra breve. 

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